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Appello ai teatranti

A tutti i teatranti, attori, registi, organizzatori, maestranze


Cari colleghi,

I nostri amici e colleghi in Palestina hanno bisogno della nostra voce.

Crediamo di non poter più rimanere in silenzio mentre le voci palestinesi a Gaza e ora in Cisgiordania vengono sistematicamente uccise, eliminte fisicamente, o messe a tacere e la cultura e il patrimonio palestinese vengono distrutti. Chiediamo la vostra collaborazione e il vostro aiuto.


Potete condividere questo messaggio con il vostro pubblico prima delle vostre esibizioni?

Come farlo dipende da voi. L'opzione migliore è se potete leggerlo prima dell'inizio dello spettacolo, dal palco o in sala, ma potete anche stamparlo e appenderlo in sala o distribuirlo al vostro pubblico.

Naturalmente siete liberi di cambiare qualsiasi cosa nel testo, purché il messaggio rimanga chiaro: siamo solidali con i nostri amici e colleghi in Palestina.


Fateci sapere se parteciperete a questa campagna a livello teatrale.

Grazie da parte del Teatro Al Harah, del Teatro Ashtar, della Theatre Day Productions, del Freedom Theatre e del resto della piattaforma per le arti dello spettacolo palestinese.

GRAZIE

Liesbeth Coltof,

Carly Everaert,

Marijn Lems,

Laura van Dolron,

Nan van Houte

e altri membri di TheatervoorGaza


PS Sarebbe bello se condivideste una registrazione della lettura sui social media e sull'account Instagram #theatervoorgaza.


Dichiarazione da leggere prima degli spettacoli:


Caro pubblico,

Vorremmo prenderci un momento per condividere con voi un messaggio su un prezioso teatro sotto attacco, su un luogo di cultura e pace importante per tutti noi.


La mattina di mercoledì 13 dicembre - insieme a un centinaio di altri residenti di Jenin - i leader del Freedom Theatre sono stati arrestati e imprigionati e il teatro più famoso della Palestina è stato vandalizzato. Jenin si trova in Cisgiordania, vicino a Ramallah.

Numerosi attori hanno già perso la vita a Gaza, così come ormai circa 100 giornalisti e 60 artisti. 10 case editrici e 23 centri culturali, musei e biblioteche, innumerevoli edifici storici, chiese secolari e moschee, ridotte in macerie dalle bombe.

Un’intera cultura viene spazzata via.


Abbiamo una voce, abbiamo un palcoscenico, non verremo arrestati se usiamo la nostra voce...


Il teatro ha una ricca tradizione di denuncia dell'ingiustizia e della disumanità.

Non renderemo giustizia a tutto ciò se resteremo in silenzio stasera su Gaza, su Jenin, sulla Palestina, e se non usiamo questa luce che ci illumina e questo palco per dare voce alla nostra rabbia, al nostro sgomento per il disastro umanitario che sta avvenendo davanti aii nostri occhi.

Solo allora potremo andare in scena per voi oggi...

Quindi parliamo apertamente affinché anche voi lo facciate.

Fate quello che potete, dove potete, non lasciate che l'impotenza diventi indifferenza, che la frustrazione diventi non-azione.

Il nostro silenzio diventa complicità.


I dati di quello che ormai si può chiamare a pieno diritto un GENOCIDIO, aumentano vertiginosamente ogni giorno, la maggior parte delle vittime sono civili inermi e questo attacco indiscriminato deve e sarà punito.

Pochi giorni fa, lo Stato della Repubblica Sudafricana, che ben conosce l’Apartheid e la discriminazione su base etnica, si è appellato al Tribunale dell’Aia denunciando le azioni di Israele contro il popolo palestinese a Gaza. L’accusa è quella di crimini contro l’Umanità, per ciò che sta facendo Israele, colpendo a tappeto ospedali, scuole, chiese, abitazioni, in una zona così densamente popolata come la Striscia di Gaza,

Israele sta portando avanti un genocidio ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio delle Nazioni Unite.


Giudicherà il Tribunale dell’Aja, giudicherà la Storia.

Noi, nel nostro piccolo vogliamo fare la nostra parte.

Vi chiediamo di ascoltarci, vi chiediamo ancora una volta di non restare in silenzio, di “restare umani”.

Grazie, buona serata..



Note sul Sudafrica contro Israele:


Preghiamo di diffondere questo documento a teatri, festival, associazioni, case della cultura, circoli sociali, e di leggere questa dichiarazione prima di ogni occasione pubblica, grazie.


Per info e contatti: codepercuriosiproject@gmail.com, Code per Curiosi APS


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