Gli aiuti a Gaza sono insufficienti

Salama Ma'rouf, capo dell'Ufficio stampa del governo palestinese, ha rilasciato il seguente comunicato stampa:

"Alla luce delle notizie sulla partenza di una nave carica di aiuti dal porto cipriota di Larnaca diretta a Gaza, sottolineiamo fino a questo momento l'insufficienza degli sforzi per soccorrere il nostro popolo e che questi rimangono al di sotto della soglia minima richiesta di fronte del disastro umanitario che colpisce la nostra popolazione, soprattutto nel nord di Gaza, dove più di 700.000 persone soffrono di una chiara guerra di fame.

Secondo quanto annunciato, il carico della nave non supera il carico di uno o due camion, e ci vorranno giorni, e non si sa in questo momento dove attraccherà e come raggiungerà le coste di Gaza, né menzionare che sarà soggetto ad ispezione da parte dell'esercito di occupazione. Pertanto, l’efficacia di questo meccanismo diventa discutibile, e spetta a tutti fare pressione sull’occupazione per consentire ai convogli umanitari di entrare via terra attraverso valichi noti come Rafah e Karm Abu Salem, o riaprire in altro modo i fiumi Muntar, Shuja’iya e Attraversamenti di Beit Hanoun.

LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE DEVE AGIRE CON URGENZA E PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI PER SALVARE COLORO CHE MUOIONO DI FAME, E IL MODO MIGLIORE PER FARLO È GESTIRE I VALICHI TERRESTRI IN MODO DA CONSENTIRE IL RAPIDO INGRESSO DI MIGLIAIA DI CAMION DI AIUTI E SOCCORSI, CHE SONO SCHIERATI SUL LATO EGIZIANO DEL VALICO DI RAFAH E RESPINTI DALL"OCCUPAZIONE, IGNORANDO LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE E DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA, SENZA RIGUARDO ALLA CATASTROFE UMANITARIA NELLA PARTE SETTENTRIONALE DELLA STRISCIA DI GAZA."