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La speranza ha due bellissimi figli


Questa mattina hanno arrestato Ahmed Tobasi, presso il campo profughi di Jenin.

Tobasi è direttore artistico, attore e regista del Freedom Theatre a Jenin, lo hanno portato via in manette insieme con il producer del Teatro, Mustafa Sheta. Non sappiamo dove siano stati portati né cosa accadrà.

Tobasi era con noi in collegamento una settimana fa, durante l’incontro pubblico Area stands for Palestine, dove poco più di una cinquantina di artisti, attivisti e operatori culturali hanno ascoltato la viva voce dei protagonisti, artisti e attivisti palestinesi.

Tobasi era collegato da Bruxelles, dove era in tournée e da dove è rientrato a Jenin l’8 dicembre, perché ci diceva che non poteva “prendere il caffè a Bruxelles mentre a Jenin i bambini lo aspettavano, il Teatro lavorava”.

Ancora ieri mattina Tobasi ci scriveva e mandava video, da Jenin, facendoci ascoltare il rumore dei droni, che volavano fissi sopra la loro testa, in una sorta di guerra psicologica, in una mostruosa strategia della tensione, mostrando come l’esercito israeliano circondasse i luoghi pubblici e le case private, cercando casa per casa possibili ‘terroristi’.

Tobasi è un artista e un attivista, per questo considerato pericoloso dall’esercito Israeliano, che sta dando luogo a rastrellamenti in pieno stile Nazi-Fascista.

Quello che sta accadendo è qualcosa di già visto, e il paragone non è azzardato; all’epoca molti dissero che “non sapevano”, oggi, grazie ai social e al mondo globale tutti vediamo quasi in diretta cosa accade. Oggi, 13 dicembre 2023, non possiamo dire che “non sapevano”, e il silenzio diventa complicità, l’astensione una colpa.


Noi NON STIAMO FACENDO NIENTE, quindi noi siamo complici.


La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”.

Sant’Agostino di Anna Estdahl Foto di Kaufdex da Pixabay

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