Non c’è orgoglio nel genocidio.
Da mesi assistiamo all’escalation genocida contro la popolazione palestinese.
Giugno è per noi persone LGBTIQA+ il mese dei Pride
Ma siamo furios3 perché è sempre più pesante la contraddizione di una festa in cui balliamo accanto alle compagnie che fanno affari con Israele;
alle istituzioni che supportano politicamente bombe, colonialismo e occupazione;
al Coordinamento Roma Pride che in questo momento non dice una parola di solidarietà per
le\i\l3 palestinesi.
Ci sono momenti in cui non si può restare in silenzio.
Per questo vogliamo invitare tutte le persone che parteciperanno il 15
giugno al Roma Pride
A PRENDERE PAROLA, a non restare in silenzio portando nel corteo del Pride le bandiere e i colori della Palestina, cocomeri, i cartelli in solidarietà alla Palestina e contro il genocidio!
Non permettiamo che sia un Pride egoista, vigliacco, fuori dalla storia.
Prendiamo parola, non c'è orgoglio in un genocidio!
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